BAGHDAD

Capitale dell'Iraq. Fondata nel 762 sulle rive del Tigri dal califfo abbaside al-Mansur, che ampliò un preesistente insediamento, fu dapprima chiamata Madinat as-Salam (Città della pace). Scelta come capitale califfale, si sviluppò rapidamente anche come centro del commercio carovaniero collegante la Mesopotamia al golfo Persico e all'Iran. Ebbe poi una continua espansione e fu abbellita da sontuosi palazzi e rinomati giardini. Toccò il suo apogeo sotto Harun ar-Rashid (789-809), ma si mantenne prospera anche nei successivi quattro secoli. Solo il crollo degli Abbasidi in seguito alla conquista della città da parte dei mongoli di Hulagu (1258) e poi la devastazione operatavi dall'armata di Tamerlano (1401) ne sancirono l'irreparabile decadenza. Entrata a far parte nel 1538 dell'impero ottomano, non vi oltrepassò mai il livello di centro provinciale di secondo ordine. Recuperò importanza agli inizi del Novecento con la costruzione della ferrovia che la univa a Costantinopoli, per poi avviare un crescente dinamismo dopo il 1921 come capitale del nuovo stato iracheno. Notevolmente ampliata e modernizzata dopo il 1968, aveva circa 4 milioni di abitanti nel 1990; subì vaste distruzioni nel 1991 durante la guerra del Golfo.
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